Nessuno sa il mio nome

19,00

Nessuno sa il mio nome è la seconda raccolta di saggi di James Baldwin pubblicata per la prima volta nel 1961 e scritta durante la sua permanenza in Europa, quando la distanza dagli Stati Uniti, fortissimamente voluta, gli aveva permesso di riflettere in modo nuovo sulla condizione delle persone nere in una società dominata dai bianchi.

Trascendere la sterile categoria di blackness, sia essa quella imposta dal mondo bianco o quella eretta a scopo difensivo dalla comunità nera, divenne il nucleo dell’opera di Baldwin come scrittore.

Voleva impedire a se stesso di “diventare semplicemente un nero; o anche semplicemente uno scrittore nero”.

Sapeva che “il mondo tende a intrappolarti e a immobilizzarti nel ruolo che interpreti”, e sapeva anche che per lo scrittore nero poco importa se questa trappola abbia confini di odio o di scomoda gentilezza.

Non conosci il mio nome perché non puoi vedermi, dicono questi saggi. “Vedi solo la maschera che mi hai fatto indossare.” Se la politica della razza e la segregazione dominano la prima parte del libro, nella seconda i saggi su Gide, Bergman, Wright e Mailer rappresentano per Baldwin il tentativo di scoprire il proprio “nome”, esaminando i mondi interiori di altri artisti.

Invita l’America a guardare se stessa, ad abbattere i propri miti e ritrovare la capacità di vedere al di là delle categorie. Ampiamente elogiato al momento della pubblicazione, Alfred Kazin lo salutò, su The Reporter, come “la biografia spirituale di qualcuno che spera, affrontando più di una bestia sulla sua strada, di vedere se la sua paura è del tutto necessaria”.

Nessuno sa il mio nome, riletto oggi in una edizione rivista e aggiornata, stupisce per l’attualità e la potenza, quella riconosciuta dei classici senza tempo.

 

“James Baldwin è uno scrittore imprescindibile, un uomo di fine intelligenza e un vero compagno nel desiderio di rendere umana la vita. Per prendere spunto dal suo titolo, sarebbe meglio imparare il suo nome.”

The New York Times

 

“Un libro appassionato, profondo e controverso, scritto in modo straordinario.”

The Atlantic

 

“A Baldwin non importa di smarrire a momenti le relazioni logiche, il filo razionale, fra i moltissimi fatti e spunti e citazioni ammassate, restando sempre in un punto ambiguo fra indignazione morale, sofferenza privata, reazione ideologica e picaresca sfacciataggine.”

Furio Colombo

 

“Una raccolta di riflessioni personali avvolte in analisi ficcanti su temi sempreverdi come i diritti LGBTQIA+ di cui fu pioniere, la politica della razza, la battaglia per i diritti civili di cui fu una delle voci letterarie più uniche”.

Robinson, Carlo Pizzati

 

“Non è possibile non pensare al coraggio con cui Baldwin seppe affrancarsi non solo dalla figura del patrigno ma anche dal contesto sociale in cui era cresciuto. Quel ‘Vedi solo la maschera che mi hai fatto indossare’, che troviamo tra le pagine di Nessuno sa il mio nome, risuona ancora oggi come un monito”.

Tuttolibri, Giuseppe Culicchia

 

“La luce di James Baldwin splende da un secolo. È una luce piena d’angoscia: Baldwin è lo scrittore che ha rivelato ‘il peso dei bianchi nel mondo’”.

La Lettura, Marco Bruna

353 disponibili

Descrizione

Titolo: Nessuno sa il mio nome
Autore: James Baldwin
Traduttori: Giancarlo Cella e Vittorio Di Giuro
ISBN: 9788860449696

Collana: Fandango Libri

 

 

COD: 9788860449696 Categoria: Tag: