Accordi, tradimenti, voltafaccia, prove di forza e insulti. L’11 maggio 2016 con 372 sì, 51 no, 99 astenuti, viene approvata una delle leggi più discusse (e più attese) degli ultimi anni, la legge 76/2016 che introduce in Italia le unioni civili per le persone dello stesso sesso e la regolamentazione delle coppie di fatto. A raccontare dettagli e retroscena è la senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria e relatrice della Legge 76, che è diventata il volto e il cuore di questa lunga lotta, durata due anni e mezzo, salutata da gran parte della società civile italiana come una conquista storica che allinea l’Italia alle grandi democrazie europee e occidentali. Dalla sua viva voce scopriremo i dietro le quinte del percorso legislativo, le pressioni dei conservatori, la posizione ambigua con il tradimento finale dei 5stelle e l’andamento altalenante della stampa italiana sul tema. A completare il quadro già molto ricco, le lettere degli italiani a Monica. Lettere che sono, nel bene e nel male, lo specchio di un Paese. C’è chi la ringrazia per la pazienza con cui sta portando avanti la battaglia e chi le augura di fallire miseramente. Un dibattito che ha caratterizzato e infuocato il clima politico e che non si è ancora esaurito visto che sono rimasti aperti i nodi dell’adozione coparentale e del matrimonio egualitario. Un libro avvincente, un viaggio emozionante dentro il Parlamento, un racconto senza veli su come la politica realizza le sue espressioni migliori.
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