In Sola con te in un futuro aprile, edito da Fandango, Margherita Asta ripercorre, grazie alla penna di Michela Gargiulo, gli anni successivi al 2 aprile ’85, quando per mano di una mafia ancora sconosciuta, che puntava al giudice Carlo Palermo, fu premuto il detonatore che uccise sua madre, Barbara Rizzo, e i suoi due fratelli, Salvatore e Giuseppe.Il titolo del libro prende le mosse dai versi di Pier Paolo Pasolini in Supplica a mia madre. La poesia si apre affermando che “E’ difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio […]”e accompagna il testo nell’arduo compito di mostrarsi al lettore. È proprio con le parole di figlia che Margherita ci guida in un flashback lungo trent’anni che aiuta la protagonista a rivivere i suoi ricordi, legati assieme come perle di una collana da vite lontane che si avvicinano e rincorrono fra le pagine.
Nel 1985 Margherita ha 10 anni, e nonostante i cerchi concentrici del dolore di chi le sta attorno la spingano verso la spensieratezza, è costretta dalla morte a sopportare i sentimenti di un adulto. Cresce, fra le pagine che la descrivono sempre più consapevole della realtà costruitale attorno da Cosa Nostra. “Sopravviviamo: ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione.[…]”e dal destino di chi reputerà Carlo Palermo e Margherita come dei sopravvissuti per concludere la storia e nascondere la mafia dietro una fatalità, ma non è così. Entrambi cercano con il proprio dolore la strada per giungere alla verità.
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Titolo: Sola con te in un futuro aprile
Autrici: Margherita Asta, Michela Gargiulo
Rilegatura: Brossura con alette
Pagine: 288
ISBN: 978-8860444615