Diaz – Non pulire questo sangue

20 anni fa a Genova, alla fine di luglio 2001, il governo italiano schierò 70.000 agenti appartenenti a tutti i corpi di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Forestale, per reprimere quella che si annunciava essere la più grande manifestazione internazionale contro le politiche del G8.

La repressione avvenne con conseguenze devastanti sulla vita di migliaia di persone di tutto il mondo oltre che con l’uccisione di un ragazzo: Carlo Giuliani. All’interno della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto fu praticata una inaudita violenza sistematica su centinaia di cittadine e cittadini inermi, sottomessi da pratiche che la CEDU ha ritenuto di dover classificare come tortura.

“10 anni fa, nel 2011, tra l’Italia e la Romania abbiamo realizzato Diaz don’t clean up this blood. Fare un film che raccontasse ciò che veniva negato dallo Stato, dai gradi più alti della Polizia e dalla gran parte dei partiti politici non è stato facile. Soprattutto non è stato facile fare un film che parlasse al mondo e che non rimanesse schiacciato dai terribili eventi che racconta. Per fare un film così ci vuole un gruppo di lavoro coeso che il cinema lo ami davvero, ci vuole un produttore che accetti il rischio, attori che comprendano fino in fondo ciò che stanno facendo, collaboratori coinvolti e decisi a fare il meglio possibile con una troupe di 170 persone, 120 attori, 10.000 comparse. Le foto di scena di Alfredo Falvo, in gran parte ancora inedite, raccontano la dimensione avventurosa e corale della realizzazione di un film che nessuno voleva ma che poi tutti hanno visto.”

Daniele Vicari