Zucchero e catrame di Giacomo Cardaci

Di La lettrice geniale / 14 marzo 2019

 

Potrei scrivere una di quelle introduzioni suggestive e pompose, ma l’unica cosa che mi interessa davvero dire su Zucchero e catrame, il nuovo romanzo di Giacomo Cardaci da poco uscito per Fandango Libri, è che mi ha letteralmente inchiodata alla lettura e conquistata senza lasciarmi altra scelta possibile.

Zucchero e catrame

Abbiamo solo le nostre parole, qui.

Qui è il carcere minorile Beccaria, in cui Cesare oggi è rinchiuso e da dove ricostruisce il passato che lo ha trasformato in un giovane criminale.

L’infanzia scorre in un paesino del Friuli con la mamma casalinga (scansafatiche), il papà barista (e contrabbandiere di sigarette) e il fratello Fabrizio, di poco più grande.

Costretto dai genitori a frequentare un collegio gestito da malefiche suore, Cesare si avvicina alla strampalata Ines – che soprannomina subito Lines -, con cui cerca di stringere un’alleanza per sopravvivere a quel primo anno di elementari.

Giorni difficili e neri, che mettono a dura prova le fragilità del bambino, in cui inizia a germogliare il seme dell’insicurezza sulla propria identità sessuale. Giorni in cui Cesare cova la paura che quel suo essere diverso, sensibile ed effemminato, possa non farlo accettare e amare da chi gli è più vicino.

Un diverso che gioca con le Barbie e sogna di fare il parrucchiere, che non ha amici, che prova tenerezza e compassione per le lumache.

Che ancora non sa chi è e che si lascia essere dagli altri.

 

Vedi la recensione completa nella pagina di La lettrice geniale.

 

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